Al giorno d’oggi, postare contenuti sui social network accomuna grandi e piccini. Una vera e propria moda che sta diventando parte integrante della quotidianità di un numero sempre maggiore di persone. Eppure, però, in pochi non si accorgono di come sia importante rispettare dei limiti, soprattutto per una questione di privacy e di sicurezza dei propri dati.
L’utilizzo dello smartphone e dei social network da parte dei genitori ha preso una piega pericolosa. Bisogna senz’altro ammettere come device mobili e applicazioni abbiano rivoluzionato gran parte della nostra vita. Basti pensare ad un settore come quello del gioco online, che è stato completamente innovato da queste nuove tendenze in ambito tech. Ormai sono più gli utenti che puntano e scommettono, sfruttando i bonus senza deposito, dal proprio dispositivo mobile che da computer.
Postare contenuti dei figli sui social: la nuova moda
Ormai tantissimi genitori hanno preso l’abitudine di postare foto dei figli sui propri profili social. Ebbene, in numerose occasioni, le foto che riguardano la propria prole vengono condivise sul web anche prima che i figli vengano partoriti. Ad esempio, una delle ultime tendenze è quella di postare sui social network la foto dell’ecografia, in modo tale da comunicare a tutti la gravidanza.
E non è un caso che le foto relative ai neonati siano quelli anche più apprezzate, dato che ottengono il maggior numero di like. Insomma, tutte le attività che vengono svolte dai figli nel corso dei primi mesi e anni di vita sembra che facciano davvero impazzire il popolo dei social, pronto a lasciare like sui post come se non ci fosse un domani.
Una ricerca che è stata svolta di recente da parte del governo del Regno Unito ha messo in evidenza alcune stime piuttosto preoccupanti. In media, già all’età di 13 anni i bambini sono i principali protagonisti di oltre 1300 tra immagini e filmati, che vengono diffusi online dai genitori, che però non si rendono minimamente conto di quali possano essere le conseguenze.
Da diverso tempo, infatti, tanti addetti ai lavori cercano di far aprire gli occhi ai genitori per quanto riguarda lo sharenting. Si tratta di un appellativo che è stato coniato con l’intento di definire la condivisione di contenuti, da parte dei genitori, che hanno come protagonisti i figli.
Lo sharenting dovrebbe essere oggetto di grande attenzione. In primo luogo, per una mera questione legata al rispetto. Nel corso degli anni, il figlio cresce e sicuramente potrebbe avere qualcosa da ridire trovando sul web un proprio filmato mentre faceva il bagnetto piuttosto una foto che lo ritraeva in qualche attività imbarazzante.
Lo sharenting e i rischi collegati
I rischi più importanti, però, sono in realtà ancora altri. In primis, infatti, viene messa a rischio la sicurezza del bambino stesso. Tanti genitori ignorano di quanto possa essere pericoloso postare, con dei totali sconosciuti, delle immagini che ritraggono il proprio bambino, così come numerose informazioni che lo riguardano. Dal nome della scuola che frequenta il figlio fino all’indirizzo della propria abitazione, passando ovviamente per il luogo che è stato scelto come vacanza.
Ovviamente, tutta la mole di informazioni che viene condivisa sul web, viene memorizzata e potrebbe essere sfruttata per ottenere indicazioni sul carattere dei figli, così come sulle sue particolarità o gusti estetici, ma anche su potenziali altre informazioni riservate. E le società che si occupano di selezione di personale andrebbero a nozze con questa valanga di info gratuite.